giovedì 29 marzo 2012

Mezze maniche alla carbonara

Prepariamo una carbonara, un piatto veloce e facile da realizzare. Si, facile a dirsi. La vera carbonara richiede passione per essere cotta a puntino e gli chef che la sanno fare come si deve si contano sulle dita di una mano e, nonostante io non sia tra questi, ve la propongo ugualmente così come mi è stata insegnata!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr. di pasta tipo mezze maniche
2 tuorli
1 uovo intero
200 gr. di guanciale magro
200 gr. di pecorino romano
olio, sale, pepe, vino bianco

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente scaldate un filo d'olio e aggiungete il guanciale tagliato a strisce sottili. Quando avrà rosolato sfumare con un goccio di vino bianco. A parte, sbattete le uova con sale, pepe e il pecorino fino a che non avrete ottenuto un composto cremoso.
Cuocete la pasta e scolatela molto al dente. Saltatela nella padella con il guanciale aggiungendo acqua di cottura in modo da amalgamare il tutto infine, a fiamma spenta, aggiungete le uova che avete precedentemente sbattuto. Mantecate velocemente e impiattate.

Buona fortuna e Buon appetito!




giovedì 22 marzo 2012

Insalata stufata con gamberetti, pachino e mozzarella

Eccovi servito un piatto semplicissimo ottimo anche come antipasto o come secondo leggero. Una ricetta semplice e veloce per tutti coloro che non hanno tempo di mettersi a cucinare cose troppo elaborate.

MISE EN PLACE (per 2 persone):

200 gr. di insalata tritata grossolanamente
200 gr. di pomodori pachino
400 gr. di gamberetti sgusciati
300 gr. di mozzarella

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente, mettete a cuocere i gamberetti a fuoco vivace con un filo d'olio. Dopo circa un paio di minuti aggiungete l'insalata e i pomodori pachino tagliati in quattro. Fate cuocere il tutto fino a che l'insalata non sarà appassita e aggiustate di sale. Aggiungete, se volete, un pizzico di pepe bianco. Tagliate la mozzarella a fette e impiattate accompagnando il tutto con del pane appena abbrustolito.

Buon Appetito!!!


lunedì 19 marzo 2012

Full Irish Breakfast...una deliziosa bomba calorica irlandese!

Appena tornato dalle lande irlandesi per festeggiare San Patrizio, voglio proporvi un po' di cultura e un minimo di storia di un piatto tipico della loro tradizione.
La Full Irish Breakfast è una colazione molto proteica (simile a quella fatta il giorno di Pasqua in alcune parti d'Italia) a base di pancetta irlandese (rasher), salsicciotti irlandesi, uova (fritte, sode, in camicia o strapazzate), pudding (una fetta di salsiccia fritta fatta con avena, grasso di rognone, cipolla e sangue di pecora o maiale), fagioli e, a volte, funghi il tutto accompagnato da tè o caffè e da pane tostato.
Questo trionfo di carne farà in modo che i crampi della fame non vi attanaglino fino al pomeriggio inoltrato quando, la maggior parte degli irlandesi, si riversa nei pub per bere guinness e fare conversazione.
Il perchè venga servita una colazione così abbondante è abbastanza fumoso e perso nella notte dei tempi: probabilmente era la colazione degli uomini che sarebbero poi andati a lavorare nei campi o a pascolare il bestiame e che, quindi, avevano bisogno di energie fino al tramonto.
Ad oggi, è diventata una delle cose da fare assolutamente se vi capita di visitare l'Irlanda, senza farvi spaventare dalla mole di cibo che vi troverete sul piatto; una colazione del genere riuscirete tranquillamente a smaltirla facendo un bel giro a piedi per le vie di Dublino.
C'è, però, da fare una precisazione: gli irlandesi non mangiano in questo modo ogni giorno: questa colazione così abbondante viene fatta di domenica o durante le festività.


giovedì 15 marzo 2012

Alici marinate all'aceto balsamico con crema di mirtilli e mascarpone

Questa ricetta è un po' particolare, ma vi assicuro che l'accostamento è decisamente succulento!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr. di alici spinate e squamate
200 gr. di mascarpone
150 gr. di mirtilli
2 cucchiai di zucchero
aceto balsamico
sale

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente fate scottare i filetti di alici a fuoco alto girandoli velocemente, sfumate con l'aceto balsamico e lasciate che assumano una colorazione bronzea. Spegnete la fiamma e lasciate riposare.
In un tegame fate cuocere i mirtilli a fuoco medio, dopo circa una decina di minuti aggiungete lo zucchero e il mascarpone mescolando dal basso verso l'alto fino ad ottenere un composto cremoso.
Ponete le alici su di un piatto e aggiungete la crema.

Buon Appetito!


martedì 6 marzo 2012

Fritto...è meglio: Panzerotto lucano!

Nella zona lucana più vicina alla puglia, è facile imbattersi in forni e pastai che alla sera sfornano questa leccornia. Mangiato appena fatto risulta fragrante e bollente all'interno. Il pomodoro lavico che sprigiona vi brucerà sicuramente lingua e palato ma, la soddisfazione che avrete una volta ingurgitato, vale sicuramente la pena.

MISE EN PLACE DELL'IMPASTO (per circa 20 panzerotti)

1 kg di farina manitoba
200 gr di farina 00
6 gr di lievito fresco
circa mezzo litro d'acqua a temperatura ambiente (22°)
pizzico di sale
2 cucchiai di olio

PREPARAZIONE:

In una coppa abbastanza larga, impastate la farina con il lievito, l'olio e il sale aggiungendo l'acqua fino a che non avrete ottenuto un composto gommoso e compatto. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare in frigorifero per 24h. A fine lievitazione dividete l'impasto in palline dal peso di circa 180 gr. Sarà la base da spianare e da riempire per i panzerotti.

MISE EN PLACE DEL RIPIENO (per circa 20 panzerotti)

300 gr di pomodori pelati
300 gr. di mozzarella
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe

PREPARAZIONE:

Cuocete i pelati lasciando che qualche pezzo resti integro per circa 10 minuti salando e aggiustando di pepe. Lasciate raffreddare e condite con filo d'olio.
Tritate la mozzarella e mettetela a scolare in uno scolapasta poggiandovi due piatti sopra in modo che risulti molto asciutta al momento di riempire i panzerotti.
A questo punto stendete l'impasto, farcitelo e friggetelo fino a che non avrà assunto una colorazione dorata.

per friggere utilizzate olio di semi di arachide: oltre ad avere un punto di fumo più alto rispetto all'olio normale, vi farà ottenere una frittura più leggera.

Buon Appetito!


venerdì 2 marzo 2012

Marco Gavio Apicio

Se le fonti riguardo l'arte culinaria di Apicio ci giungono frammentarie, ancor più nebbiose risultano essere le notizie riguardo la sua vita.
Sembra che Apicio visse sotto Tiberio (la sua nascita è rilevata intorno al 25 a.C.) ed ereditò un ricchissimo patrimonio che sperperò per soddisfare i suoi peccati di gola; la sua prodigalità è null'altro che lo specchio sociale della sua epoca, intrisa di edonismo e di lusso estremo, favorito dal consolidarsi dello stile di vita orientale trasceso nell'immoralità di Cibele e favorito da una nuova volontà tesa alla ricerca del piacere, dovuta alla decadenza dei concetti di stato e di religione.
Stando ad alcuni scritti di Seneca (che riportano più curiosità che fatti effettivamente verificabili), Apicio aveva un tenore di vita molto elevato: sembra che non si facesse problemi nel pagare 5000 sesterzi per avere una triglia di 4 libbre e mezzo, così come non lo spaventava l'armare una nave a Minturno e fare rotta verso la Libia a "caccia" di fantastici pesci. Si dice che il suo patrimonio personale fosse di molto superiore ai 100 milioni di sesterzi ma, il continuo spendere votato alla ricerca di sapori sempre nuovi, lo spinse verso il suicidio nel momento in cui si accorse di non poter più mantenere il tenore di vita al quale si era abituato.
Il suo insano gesto, venne interpretato da cristiani e filologi, come una punizione esemplare per tutti coloro che ne erano seguaci perchè, con il suo stile di vita e con il suo libro di cucina "De re coquinaria", risultava pericoloso per la salvezza morale della società.

Pare che "Apicio" fosse un soprannome, il vero Apicio era vissuto cento anni prima e sembra fosse un famoso ghiottone.


Isidoro di Siviglia scrisse di Apicio: "et merito quia is qui gulae atque edacitati servit et animam et corpus interficit"