mercoledì 26 dicembre 2012

Pel di carota con scamorza fusa

In attesa di riprendervi dalle abbuffate natalizie vi propongo, sulla linea dei finger food, un piatto semplicissimo!

MISE EN PLACE:

2/4 carote di media grandezza
400/500 gr. di scamorza
avrete necessità di un pela patate per realizzare le carote a strisce sottilissime

PREPARAZIONE:

Tagliate la scamorza a cubetti e ponetela in una padella antiaderente con un filo d'olio. Una volta sciolta lasciate che si raffreddi. Nel frattempo pelate le carote e tagliatele a strisce sottili con il pela patate. Otterrete dei veli con i quali avvolgerete la scamorza. Tagliate la scamorza a pezzetti e avvolgetela nelle carote. Credo che una figura dell'impiattamento possa esservi di grande aiuto e...

Buon Appetito!


sabato 15 dicembre 2012

Sagra del finger food: falafel all'italiana!!!

Eccomi qui! So che vi sono mancato ma stavo rielaborando alcune ricette che andrò a postare nei prossimi giorni, a partire da questa! Delle polpette di ceci e sesamo tipiche della cucina medio orientale ma riadattate con ingredienti nostrani. Il risultato è assolutamente ottimo. Vediamo come si fanno:

MISE EN PLACE (per circa 15/20 falafel):

300 gr di ceci (anche precotti)
1 melanzana bella grande
150 gr. di pecorino romano
2 uova
200 gr. di pan grattato
1 bicchiere di vino marsala
1 scalogno

PREPARAZIONE:

Se i ceci sono freschi, lasciateli a bagno per circa 12 ore prima di cuocerli, se sono precotti scolateli, sciacquateli con acqua fredda e metteteli a cuocere in una casseruola con un filo d'olio e lo scalogno tagliato a pezzetti non troppo grandi. Sfumate con il marsala e fate cuocere fino a che non si sarà quasi asciugato del tutto. Ponete tutto in un frullatore e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Nella stessa casseruola dove avete cotto i ceci, fate cuocere la melanzana tagliata a cubetti sfumando con acqua di tanto in tanto. Una volta cotta frullate anche la melanzana grossolanamente (evitate di polverizzare tutto!).
Fate raffreddare i due composti, quindi poneteli in una coppa con le uova battute e il pecorino, mescolate il tutto e aggiungete il pan grattato. Dovreste ottenere un composto omogeneo e lavorabile senza che vi rimanga appiccicato alle mani. Se ciò non accade aggiungete ancora un pò di pan grattato.
A questo punto friggete in abbondante olio ed otterrete uno dei finger food più succulenti del mondo!

Buon appetito!



giovedì 22 novembre 2012

Gnocchi alla "papoch"

Questa ricetta non è mia...ma è talmente buona e semplice che è impossibile non postarla, sperando che il grande Chef Mario Quattrucci non si arrabbi troppo! Vediamo come si fa :-)

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr di gnocchi
200 gr. di pesto alla genovese (se lo fate da soli mettete le noci al posto dei pinoli)
200 ml di panna liquida fresca (quella da montare per intenderci)
300 gr. di passata di pomodoro

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente mettete a cuocere a fuoco basso il pesto e la passata di pomodoro. Una volta che il composto sarà amalgamato aggiungete la panna e fate rapprendere a fuoco lento per una decina di minuti: il tutto dovrebbe assumere una colorazione bronzea e dovrebbe emanare un profumo assolutamente irresistibile.
A questo punto cuocete gli gnocchi e scolateli non appena vengono a galla, finirete poi la cottura nel sugo mantecando il tutto.
Farete un figurone con i vostri ospiti!

Buon Appetito!


mercoledì 21 novembre 2012

Filetto di manzo scottato con salsa agrodolce ai cavoletti di Bruxelles

Sono davvero mancato da troppo sul mio blog e chiedo venia a tutti coloro che mi hanno sempre seguito per questo, voglio proporvi un piatto assolutamente delizioso!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

500 gr di filetto di manzo
400 gr di cavoletti di Bruxelles
aceto di vino
zucchero
aroma di arancia (per dolci)
salsa di soia

PREPARAZIONE:

Pulite il filetto di manzo eliminando il grasso e mettetelo a marinare per almeno un paio d'ore con olio, sale, pepe e salsa di soia (sulla quale più avanti scriverò un post!).
Nel frattempo lavate e mondate i cavoletti di Bruxelles mettendoli, poi, a sbollentare in acqua salata. Dopo circa 5 minuti scolateli e frullatene una parte.
In una padella antiaderente andiamo a preparare la salsa: fate bollire mezzo bicchiere di aceto aggiungendo, successivamente, un bicchiere di acqua fredda, lo zucchero e l'aroma di arancia; una volta che il tutto si sarà ridotto aggiungete i cavoletti di Bruxelles che avete precedentemente frullato e lasciate riposare.
Ora prendete il filetto di manzo e fatelo scottare in padella (più o meno come il roastbeef) per 10 minuti girandolo su tutti i lati ripetutamente. A questo punto mettetelo in forno a 120° per circa mezz'ora.
Una volta pronto sporzionatelo e servitelo accompagnato con la salsa.

Buon Appetito!




martedì 22 maggio 2012

Bontà di stagione...Linguine al pesto di fave!

Nel mese di maggio, specialmente nel Lazio, la fava diventa l'elemento principale della cucina. Cucinata nei modi più disparati, oggi voglio proporvela come condimento sontuoso per una pasta gustosa e semplicissima da preparare.

MISE EN PLACE (per 4 persone):

250 gr. di fave fresche spellate
1 spicchio d'aglio privato dell'anima
50 gr. di pinoli
75 gr. di pecorino romano grattugiato 
15 gr. di parmigiano grattugiato
olio extra vergine di oliva 
sale
400 gr. di pasta tipo linguine

PREPARAZIONE:

A meno che non abbiate a disposizione un mortaio e tanta pazienza, potete utilizzare tranquillamente un comune robot da cucina. Mettete all'interno di esso le fave spellate, l'aglio privato dell'anima (se lo spaccate a metà la troverete all'interno ed è facilmente riconoscibile), i pinoli, il pecorino e il parmigiano, il sale e aggiungete un piccolo cubetto di ghiaccio quindi, frullate il tutto. Mi raccomando: non aggiungete olio nel frullatore altrimenti otterrete un succulento frullato di fave!
Una volta che tutti gli ingredienti risulteranno omogenei aggiungete l'olio e lasciate riposare il tutto in una padella nella quale mantecherete la pasta successivamente.
Cuocete le linguine e scolatele molto al dente, versatele nella padella con il pesto aggiungendo mezzo bicchiere di acqua di cottura. Mantecate fino a che la pasta non avrà preso tutto il sapore del pesto quindi impiattate e servite! 

Buon appetito!


martedì 1 maggio 2012

Cous Cous di verdure al pompelmo

Una ricettina semplice semplice che delizierà il palato anche del vostro commensale più esigente!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

2 bicchieri di cous cous
1 zucchina
1 carota
1 melanzana
1 costa di sedano
mezza cipolla
100 gr. di pinoli
succo di mezzo pompelmo
4 foglie di radicchio
una noce di burro

PREPARAZIONE:

Tagliate le verdure a dadini (tranne la carota e il radicchio) e mettetele a cuocere in una casseruola con un filo d'olio sfumando con un goccio d'acqua fino a che non avranno raggiunto la cottura desiderata. A questo punto aggiungete le carote, sempre tagliate a dadini, i pinoli e il succo di pompelmo; scaldate per un minuto a fuoco vivace e fate riposare.
In una pentola, tostate il cous cous con un filo d'olio facendo attenzioni che non bruci. Dopo tre/quattro minuti, coprite con acqua tiepida e lasciate riposare per circa 10 minuti. A questo punto mantecatelo a fuoco medio con una noce di burro sgranandolo con una forchetta.
Impiattate guarnendo con le foglie di radicchio e...buon appetito!


lunedì 16 aprile 2012

Rotelle con gamberetti, panna e pinoli

Le rotelle sono un tipo di pasta molto particolare che, con la loro forma, si adatta perfettamente a preparazioni leggere e veloci, ma anche a paste fredde e timballi. Oggi voglio proporvi questa ricettina semplice semplice che però ha un gusto davvero sopraffino.

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr. di pasta tipo rotelle
350 gr. di gamberetti puliti e sgusciati
250 ml di panna fresca
100 gr. di pinoli
sale, pepe, stecca di cannella

PREPARAZIONE:

In una padella, fate scaldare la panna fresca fino all'ebollizione insaporendo con la stecca di cannella e un pizzico di sale. A parte lessate i gamberetti e scolateli mettendo da parte l'acqua degli stessi; fate sudare i pinoli mettendoli in un padellino a fiamma vivace, dopodichè mischiateli con i gamberetti e la panna, fate insaporire e aggiungete una spolverata di pepe. Cuocete la pasta nella stessa acqua in cui avete fatto bollire i gamberetti, scolatela molto al dente e mantecatela con il sugo che avete preparato. A piacere, potreste aggiungere una scorzetta di limone nella mantecatura. Impiattate e...buon appetito!


giovedì 29 marzo 2012

Mezze maniche alla carbonara

Prepariamo una carbonara, un piatto veloce e facile da realizzare. Si, facile a dirsi. La vera carbonara richiede passione per essere cotta a puntino e gli chef che la sanno fare come si deve si contano sulle dita di una mano e, nonostante io non sia tra questi, ve la propongo ugualmente così come mi è stata insegnata!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr. di pasta tipo mezze maniche
2 tuorli
1 uovo intero
200 gr. di guanciale magro
200 gr. di pecorino romano
olio, sale, pepe, vino bianco

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente scaldate un filo d'olio e aggiungete il guanciale tagliato a strisce sottili. Quando avrà rosolato sfumare con un goccio di vino bianco. A parte, sbattete le uova con sale, pepe e il pecorino fino a che non avrete ottenuto un composto cremoso.
Cuocete la pasta e scolatela molto al dente. Saltatela nella padella con il guanciale aggiungendo acqua di cottura in modo da amalgamare il tutto infine, a fiamma spenta, aggiungete le uova che avete precedentemente sbattuto. Mantecate velocemente e impiattate.

Buona fortuna e Buon appetito!




giovedì 22 marzo 2012

Insalata stufata con gamberetti, pachino e mozzarella

Eccovi servito un piatto semplicissimo ottimo anche come antipasto o come secondo leggero. Una ricetta semplice e veloce per tutti coloro che non hanno tempo di mettersi a cucinare cose troppo elaborate.

MISE EN PLACE (per 2 persone):

200 gr. di insalata tritata grossolanamente
200 gr. di pomodori pachino
400 gr. di gamberetti sgusciati
300 gr. di mozzarella

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente, mettete a cuocere i gamberetti a fuoco vivace con un filo d'olio. Dopo circa un paio di minuti aggiungete l'insalata e i pomodori pachino tagliati in quattro. Fate cuocere il tutto fino a che l'insalata non sarà appassita e aggiustate di sale. Aggiungete, se volete, un pizzico di pepe bianco. Tagliate la mozzarella a fette e impiattate accompagnando il tutto con del pane appena abbrustolito.

Buon Appetito!!!


lunedì 19 marzo 2012

Full Irish Breakfast...una deliziosa bomba calorica irlandese!

Appena tornato dalle lande irlandesi per festeggiare San Patrizio, voglio proporvi un po' di cultura e un minimo di storia di un piatto tipico della loro tradizione.
La Full Irish Breakfast è una colazione molto proteica (simile a quella fatta il giorno di Pasqua in alcune parti d'Italia) a base di pancetta irlandese (rasher), salsicciotti irlandesi, uova (fritte, sode, in camicia o strapazzate), pudding (una fetta di salsiccia fritta fatta con avena, grasso di rognone, cipolla e sangue di pecora o maiale), fagioli e, a volte, funghi il tutto accompagnato da tè o caffè e da pane tostato.
Questo trionfo di carne farà in modo che i crampi della fame non vi attanaglino fino al pomeriggio inoltrato quando, la maggior parte degli irlandesi, si riversa nei pub per bere guinness e fare conversazione.
Il perchè venga servita una colazione così abbondante è abbastanza fumoso e perso nella notte dei tempi: probabilmente era la colazione degli uomini che sarebbero poi andati a lavorare nei campi o a pascolare il bestiame e che, quindi, avevano bisogno di energie fino al tramonto.
Ad oggi, è diventata una delle cose da fare assolutamente se vi capita di visitare l'Irlanda, senza farvi spaventare dalla mole di cibo che vi troverete sul piatto; una colazione del genere riuscirete tranquillamente a smaltirla facendo un bel giro a piedi per le vie di Dublino.
C'è, però, da fare una precisazione: gli irlandesi non mangiano in questo modo ogni giorno: questa colazione così abbondante viene fatta di domenica o durante le festività.


giovedì 15 marzo 2012

Alici marinate all'aceto balsamico con crema di mirtilli e mascarpone

Questa ricetta è un po' particolare, ma vi assicuro che l'accostamento è decisamente succulento!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr. di alici spinate e squamate
200 gr. di mascarpone
150 gr. di mirtilli
2 cucchiai di zucchero
aceto balsamico
sale

PREPARAZIONE:

In una padella antiaderente fate scottare i filetti di alici a fuoco alto girandoli velocemente, sfumate con l'aceto balsamico e lasciate che assumano una colorazione bronzea. Spegnete la fiamma e lasciate riposare.
In un tegame fate cuocere i mirtilli a fuoco medio, dopo circa una decina di minuti aggiungete lo zucchero e il mascarpone mescolando dal basso verso l'alto fino ad ottenere un composto cremoso.
Ponete le alici su di un piatto e aggiungete la crema.

Buon Appetito!


martedì 6 marzo 2012

Fritto...è meglio: Panzerotto lucano!

Nella zona lucana più vicina alla puglia, è facile imbattersi in forni e pastai che alla sera sfornano questa leccornia. Mangiato appena fatto risulta fragrante e bollente all'interno. Il pomodoro lavico che sprigiona vi brucerà sicuramente lingua e palato ma, la soddisfazione che avrete una volta ingurgitato, vale sicuramente la pena.

MISE EN PLACE DELL'IMPASTO (per circa 20 panzerotti)

1 kg di farina manitoba
200 gr di farina 00
6 gr di lievito fresco
circa mezzo litro d'acqua a temperatura ambiente (22°)
pizzico di sale
2 cucchiai di olio

PREPARAZIONE:

In una coppa abbastanza larga, impastate la farina con il lievito, l'olio e il sale aggiungendo l'acqua fino a che non avrete ottenuto un composto gommoso e compatto. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare in frigorifero per 24h. A fine lievitazione dividete l'impasto in palline dal peso di circa 180 gr. Sarà la base da spianare e da riempire per i panzerotti.

MISE EN PLACE DEL RIPIENO (per circa 20 panzerotti)

300 gr di pomodori pelati
300 gr. di mozzarella
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe

PREPARAZIONE:

Cuocete i pelati lasciando che qualche pezzo resti integro per circa 10 minuti salando e aggiustando di pepe. Lasciate raffreddare e condite con filo d'olio.
Tritate la mozzarella e mettetela a scolare in uno scolapasta poggiandovi due piatti sopra in modo che risulti molto asciutta al momento di riempire i panzerotti.
A questo punto stendete l'impasto, farcitelo e friggetelo fino a che non avrà assunto una colorazione dorata.

per friggere utilizzate olio di semi di arachide: oltre ad avere un punto di fumo più alto rispetto all'olio normale, vi farà ottenere una frittura più leggera.

Buon Appetito!


venerdì 2 marzo 2012

Marco Gavio Apicio

Se le fonti riguardo l'arte culinaria di Apicio ci giungono frammentarie, ancor più nebbiose risultano essere le notizie riguardo la sua vita.
Sembra che Apicio visse sotto Tiberio (la sua nascita è rilevata intorno al 25 a.C.) ed ereditò un ricchissimo patrimonio che sperperò per soddisfare i suoi peccati di gola; la sua prodigalità è null'altro che lo specchio sociale della sua epoca, intrisa di edonismo e di lusso estremo, favorito dal consolidarsi dello stile di vita orientale trasceso nell'immoralità di Cibele e favorito da una nuova volontà tesa alla ricerca del piacere, dovuta alla decadenza dei concetti di stato e di religione.
Stando ad alcuni scritti di Seneca (che riportano più curiosità che fatti effettivamente verificabili), Apicio aveva un tenore di vita molto elevato: sembra che non si facesse problemi nel pagare 5000 sesterzi per avere una triglia di 4 libbre e mezzo, così come non lo spaventava l'armare una nave a Minturno e fare rotta verso la Libia a "caccia" di fantastici pesci. Si dice che il suo patrimonio personale fosse di molto superiore ai 100 milioni di sesterzi ma, il continuo spendere votato alla ricerca di sapori sempre nuovi, lo spinse verso il suicidio nel momento in cui si accorse di non poter più mantenere il tenore di vita al quale si era abituato.
Il suo insano gesto, venne interpretato da cristiani e filologi, come una punizione esemplare per tutti coloro che ne erano seguaci perchè, con il suo stile di vita e con il suo libro di cucina "De re coquinaria", risultava pericoloso per la salvezza morale della società.

Pare che "Apicio" fosse un soprannome, il vero Apicio era vissuto cento anni prima e sembra fosse un famoso ghiottone.


Isidoro di Siviglia scrisse di Apicio: "et merito quia is qui gulae atque edacitati servit et animam et corpus interficit"



lunedì 27 febbraio 2012

Tortellini con crema di pachino e basilico!

Questa è una ricetta estiva dai toni freschi e colorati ma, date le belle giornate di questo periodo, vi propongo questo assaggio di bella stagione sperando sia di vostro gradimento!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

500 gr. di tortellini (ripieni come più vi piacciono)
800 gr. di pomodori pachino
100 gr. di basilico
sale grosso 
olio

PREPARAZIONE:

In una casseruola, mettete i pachino interi dopo averli lavati aggiungendo un filo d'olio e il sale grosso. Coprite e lasciate che cuociano, senza mescolarli, fino a che non perdono tutta la loro acqua di vegetazione. A quel punto mescolateli e lasciateli cuocere, senza che si attacchino, fino a che non avrete ottenuto una consistenza cremosa, quindi filtrate con un colino a maglia fine e ponete la crema nella padella in cui mantecherete i tortellini. 
Bollite i tortellini, scolateli e mantecateli nella salsa aggiungendo, a fuoco spento, il basilico spezzetato con le mani. 
Quando il tutto sarà amalgamato impiattate e guarnite con una le foglie di basilico più belle.
Buon Appetito!


mercoledì 22 febbraio 2012

Un classico della cucina laziale: Bucatini all'amatriciana!

Quando ero piccolo, in estate, mia nonna si alzava alle quattro di mattina per cuocere i pomodori che sarebbero poi diventati "conserve". Tutto ciò avveniva ai confini tra Lazio e Abruzzo, a pochi chilometri da Amatrice, paese che vanta i natali di questo piatto tanto semplice quanto gustoso. Su questa preparazione, gli chef, ne hanno dette di tutti i colori per questo, vi propongo la ricetta di come li cucinava mia nonna.

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr. di bucatini
150 gr. di guanciale magro
200 gr. di pomodoro a grappolo (in inverno); San Marzano (in estate); "conserva" di pomodori pelati (se siete fortunati)
100 gr. di pecorino romano grattuggiato
  20 gr. di cipolla tritata
un goccio di vino rosso leggermente acidulo
peperoncino fresco

PREPARAZIONE:

In una padella con l'olio far soffriggere la cipolla e il guanciale tagliato a strisce sottili senza farli seccare. Aggiungete una piccola goccia di vino e fate evaporare. Spellate i pomodori, tagliateli a pezzi e metteteli nella padella con la loro acqua di vegetazione aggiungendo anche il peperoncino. Aggiustate di sale e fate cuocere velocemente per 3-4 minuti senza far ritirare eccessivamente la salsa.
Cuocete i bucatini e scolateli quando sono al dente; unite alla salsa e mantecate aggiungendo, a fuoco spento, il pecorino romano.

Due piccoli consigli: quando fate soffriggere la cipolla e il guanciale aggiungete una foglia di alloro, questo renderà il piatto più digeribile; se vi è possibile, preparate la salsa e mantecate in una padella di ferro...la differenza di sapore è sostanziale.


lunedì 20 febbraio 2012

Apicio e...Il Garum!

Oggi voglio parlarvi di un condimento che veniva usato nell'antica Roma: il Garum, o salsa di Apicio.
Questa salsa, tanto amata da Apicio nelle sue ricette, richiedeva una preparazione lunghissima e, quindi, risultava costosissima e difficile da reperire. Era preparata in piccole vasche nelle quali venivano messi piccoli pesci non eviscerati, pezzi di sgombri e ricciole con interiora e teste, erbe aromatiche  e sale in quantità tale che risultasse la metà del pesce; questo assicurava che il prodotto non deperisse nei successivi tre mesi di stagionatura. Il processo di fermentazione veniva accelerato spostando le vasche da un ambiente riscaldato a uno più fresco in modo che il raffreddamento avvenisse in modo graduale. A fermentazione ultimata veniva gettato nelle vasche un cestello che, premendo il contenuto sottostante, faceva affiorare il sugo e allo stesso tempo ne permetteva il filtraggio. Una volta terminato il processo di filtraggio, il garum veniva posto in anfore, etichettato con il nome del produttore e con la tipologia del prodotto e classificato in base alla colorazione: tanto più risultava scuro, tanto più acquisiva valore nei mercati. Sembra che uno dei garum più costosi fosse il "garum flos floris", dal colore molto scuro causato dall'abbondanza di sangue di tonno all'interno, veniva battuto nei mercati a più di 500 sesterzi.
E con i resti? Non venivano di certo gettati! Tutto veniva recuperato per essere trasformato in salse dal basso costo, o come cibo per gli schiavi.
Questa, a quanto pare, prelibatissima salsa veniva usata da Apicio sia in sostituzione del sale, sia come ingrediente di cottura, sia come condimento per le più svariate preparazione infatti, addolcito o speziato, era solito accompagnare animali oggi non più commestibili (ghiri, pavoni, fenicotteri) e la cacciagione.

In alcuni scritti di Plinio, ritroviamo l'impiego del garum come medicamento: sembra fosse efficacie per le più svariate patologie, dall'ulcera alle emorroidi passando per la cataratta e le bruciature. Il suo impiegò perdurò fino alla fine del Medioevo ma, poi, se ne persero le tracce. La più recente fonte a riguardo risale al 1917: sembra che venisse utilizzato in Turchia.

Oggi, qualcosa di molto simile lo possiamo ritrovare in alcune salse al vino, molto utilizzate nella cucina mediterranea, come la tsiros greca e il fesikh egiziano ma, a quanto pare, la vera erede del garum è una salsa di origine vietnamita che prende il nome di "nuoc-mam" e viene usata, tuttora, come salsa digestiva.



domenica 19 febbraio 2012

Sciccheria con due ingredienti! Salmone all'arancia

Avete un'arancia? Sarà più che sufficiente per preparare una cenetta velocissima e di grande effetto per stupire i vostri commensali!

MISE EN PLACE (per 2 persone):

400 gr. di salmone fresco in tranci
1 arancio
olio extravergine
sale
pizzico di cannella

PREPARAZIONE:

Recuperate la scorza dell'arancia dopo averla lavata e tritatela. Dividete l'arancia e da ciascuna metà recuperate una fetta che servirà per guarnire il piatto.
In una padella antiaderente mettete a cuocere il salmone con un filo d'olio, salandolo da ambedue le parti; quando avrà preso un bel colorito roseo aggiungete un goccio d'acqua, la scorsa tritata e la cannella. Lasciate che si insaporisca e poi impiattate guarnendo con la fetta di arancia che avevate tagliato in precedenza.
Semplice no?!


giovedì 16 febbraio 2012

Petto di pollo in salsa di nocciole con riduzione di tequila

Nella cucina messicana è facile imbattersi in piatti che accostano carni bianche al gusto deciso della tequila, ma quella che vi propongo io è una variante creata proprio questa sera!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

300 gr di petto di pollo
100 gr. di nocciole
150 gr. di formaggio fresco spalmabile
50   gr. di parmigiano
1 noce di burro
2 cucchiai di zucchero
1 bicchiere di tequila
1 bicchiere d'acqua

PREPARAZIONE:

In un pentolino fate scaldare l'acqua e un cucchiaio di zucchero, quando l'acqua inizia a sobbollire aggiungete l'altro zucchero e la tequila; lasciate bollire a fuoco dolce fino a che il composto non assume una consistenza simile al caramello.
Fate cuocere il petto di pollo al vapore, se vi è possibile, oppure in una padella antiaderente senza aggiungere olio. Mischiate insieme il formaggio fresco, le nocciole tritate, il parmigiano e il burro aggiungendo un filo d'olio, mettetelo in una padella antiaderente e, quando avrà assunto una consistenza cremosa, aggiungete il pollo e coprite con un coperchio lasciandolo riposare per circa 5 minuti. A questo punto impiattate e versate sulla carne la riduzione di tequila.

Provate e fatemi sapere come vi è venuto!!!


martedì 14 febbraio 2012

Saremo lì tra mezz'ora!...e adesso? Che preparo? Insalata di polpo!

I tuoi amici hanno deciso di farti una sorpresa e tu non hai idea di come sfamarli. Bastano davvero pochissimi minuti e facili ingredienti per preparare questo piatto dando sfogo, anche, alla vostra immaginazione. Più una linea guida che una ricetta!

MISE EN PLACE (per 4 persone):

400 gr di polpo a pezzi
250 gr. di patate
1 carota
250 gr. di pomodori ciliegino
1 limone
1 cucchiaino di senape (facoltativo)
1 bicchiere di olio
sale e pepe bianco

PREPARAZIONE:

Fate sbollentare il polpo tagliato a pezzi in una pentola colma di acqua per metà senza salare, scolare dopo 5 minuti e lasciare raffreddare. Lavate le patate e mettetele a bollire in un'altra pentola senza sbucciarle. Tagliate la carota e i pomodori a cubetti grandi più o meno quanto i pezzi di polpo. Mentre aspettate che le patate lessino, preparate una citronette per condire l'insalata: spremete il limone ed emulsionate il succo con l'olio, la senape, il sale e il pepe bianco fino ad ottenere un composto omogeneo. A questo punto, in un'insalatiera, unite il polpo, le patate sbucciate e tagliate a cubetti, la carota e i pomodori condendo il tutto con la salsa citronette.

Farete un figurone con i vostri amici!




sabato 11 febbraio 2012

E se avanzano delle verdure? Vignarola Di Carciofi e Gamberetti!

Apri il frigo e ti ritrovi pieno di avanzi: se viaggi con la mente fino ai Castelli Romani puoi imbatterti in una ricetta semplice che, nonostante sia tipica del periodo primaverile, può essere riadattata ance al rigido clima invernale.

MISE EN PLACE (per 4 persone):

5 carciofi
500 gr di piselli sgusciati
1 melanzana
1 zucchina
350 gr di gamberetti sgusciati
2 cipollotti
2 spicchi di aglio
olio e vino bianco

PREPARAZIONE:

Fate scaldare in una casseruola con l'olio il cipollotto tritato senza farlo colorire. Aggiungete sale, pepe e un bicchiere di acqua. A ebollizione iniziata versate i piselli lasciando che cuociano a fuoco basso (potete aggiungere mezzo cucchiaino di zucchero per addolcire la bollitura).
In una padella a parte fate cuocere la zucchina e la melanzana tagliate a cubetti (una matignon leggermente più grande) lasciandole insaporire con due chiodi di garofano e uno spicchio d'aglio (non salate).
Mettere, in un'altra casseruola, uno spicchio d'aglio, quattro cucchiai di olio, il vino e due bicchieri d'acqua. Aggiungete i carciofi dopo averli lavati, puliti e tagliati a spicchi lasciando che cuociano a fuoco vivace. Una volta arrivati a bollitura abbassare la fiamma fino a cottura terminata.
Sbollentate i gamberetti in acqua salata e uniteli alle zucchine e alle melanzane.
Una volta terminata la cottura dei carciofi mescolate tutti gli ingredienti in un'insalatiera aggiustando di sale e di pepe e aggiungendo, se serve, un filo di olio a crudo.
Disponete, infine, il tutto su di un piatto da portata e servite.  


Fuori nevica...

...ormai da quasi due ore. L'idea di pubblicare i miei dipinti mi balenava in testa già da un po' ed ora, colgo l'occasione per metterli a vostra disposizione. Sarò mentore e compagno per voi tutti che venerate l'arte culinaria e che non avete timore di confrontarvi con essa; sarò al vostro servizio quando non riuscirete a domare le fiamme nella vostra cucina; sarò perennemente chiaro e conciso in ogni mia spiegazione.

Umilmente

Chef Davide